Il 20 giugno scorso si è tenuto un incontro online con un gruppo di docenti e ricercatori di area francese che ha segnato formalmente l’inizio dei lavori di un gruppo laboratoriale di Ontologia trinitaria in Francia, legato al progetto editoriale, di dialogo e di ricerca del Dizionario Dinamico di Ontologia Trinitaria (DDOT), promosso dall’Associazione Trialogo.

L’incontro è stato preparato e coordinato dal prof. Andrea Bellantone, dell’Institut Catholique de Toulouse, insieme al prof. Piero Coda, direttore della collana del DDOT, ed ha contato con la presenza di una ventina di partecipanti, tra docenti e studenti. Nella sua introduzione, il prof. Bellantone ha sottolineato il carattere laboratoriale del progetto, non limitato all’ambito istituzionale, ma da concepirsi come vero luogo di dialogo e di scambio, tra pensiero e vita, in un’ottica transdisciplinare. Mons. Piero Coda, da parte sua, ha delineato attraverso quattro quaestiones il modo in cui un progetto di ontologia trinitaria può articolarsi: innanzi tutto, il significato di un tale lemma, tra senso e verità dell’E/essere (ontologia) e luce della Rivelazione (trinitaria); in secondo luogo, la sua collocazione epistemologica, tra filosofia e teologia; in terzo luogo, il perché, oggi, di un’ontologia trinitaria e, infine, come vi si pensa, vale a dire, come va esercitato un pensiero ontologico trinitario.

Sono infine emerse alcune linee tematiche per lo sviluppo di un progetto di dialogo, ricerca e pubblicazione nell’ambito dell’ontologia trinitaria secondo la specifica sensibilità della tradizione filosofica e teologica francese. In particolare, i temi della différence, della médiation, dell’enracinement, della relation e dell’alterité.

Il primo incontro seminale del gruppo francese del DDOT si terrà il prossimo 11-12 settembre 2025 presso l’Institut Catholique de Toulouse, dal titolo Différence et médiation. Une approche trinitaire. Le relazioni introduttive saranno proposte da Piero Coda, Andrea Bellantone, Emmanuel Gabellieri, Ilaria Vigorelli e Sœur Marie de l’Assomption.

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