Il fine settimana del 7-8 ottobre scorso si è svolto a Madrid il 2º Seminario di preparazione dell’edizione spagnola del Dizionario Dinamico di Ontologia Trinitaria (DDOT).
L’entusiasmo che ha motivato e alimentato il primo incontro di maggio scorso ha riunito nuovamente alcuni docenti e studiosi. Questa volta si è dedicato a un approfondimento delle Tesi di ontologia trinitaria di Klaus Hemmerle, cercando di chiarire il modo in cui la prospettiva dell’ontologia trinitaria può contribuire, oggi, a una più profonda comprensione del rapporto tra filosofia e teologia. Cosicché, alla luce e al calore dell’amore trinitario, esse possano irrigare e irradiare fruttuosamente il pensiero e la vita umana, sia a livello personale che sociale.
L’incontro ha contato con la partecipazione, tra gli altri, di Alejandro Bertolini, teologo argentino, che ha “varcato l’oceano” da Buenos Aires per offrire a una lettura trinitaria e trasformatrice dell’essere umano in chiave eucaristica. Anche Raúl Buffo e Tommaso Bertolasi sono venuti da Loppiano (Firenze) per presentare, ciascuno con i propri accenti, alcuni punti chiavi utili per comprendere cosa sia l’ontologia trinitaria come “luogo” e “metodo” del pensare.
In questa linea Francesco de Nigris (Madrid/Italia) ha aperto e presentato alcuni nodi teorici sulla questione dell’accesso all’ontologia trinitaria a partire da alcune interpretazioni filosofiche attuali del pensiero spagnolo. Da parte sua, Tomás Marín (Granada) ha messo in contatto il tema trinitario dell’alterità personale, nonché le categorie del pensiero greco, con alcuni dei primi concili ecumenici, che hanno avuto un influsso decisivo sulla comprensione dell’essere.
Infine, César Redondo (Toledo) ha spiegato perché si può parlare di novità nella comprensione dell’essere grazie alla novità del concetto di persona che la rivelazione trinitaria di Dio in Cristo porta con sé.
A breve ci saranno novità sulla pubblicazione di un’edizione spagnola del Manifesto per un’ontologia trinitaria…
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